Cosa sono le riserve obbligatorie?
11/08/2016 (aggiornato il: 08/11/2023)
Le banche dell’area dell’euro devono detenere un certo ammontare di fondi nei loro conti correnti presso le rispettive banche centrali nazionali (BCN) dell’Eurosistema a titolo di riserve obbligatorie minime. I requisiti di riserva obbligatoria sono stabiliti solitamente per un periodo di sei-sette settimane, il cosiddetto “periodo di mantenimento delle riserve”. Prima dell’inizio di ogni periodo di mantenimento le riserve obbligatorie delle banche sono calcolate in misura dell’1% di determinate passività di bilancio, principalmente depositi della clientela e titoli di debito con scadenza fino a due anni.
Le banche devono assicurare che il livello medio delle riserve detenute nel conto corrente soddisfi i requisiti obbligatori durante il periodo di mantenimento. Quindi non è necessario detenere l’ammontare esatto di riserve durante tutto il periodo di mantenimento. Questo consente alle banche di reagire alle variazioni di breve termine nei mercati monetari trasferendo o prelevando fondi nelle/dalle riserve. Ciò contribuisce a sua volta a stabilizzare i tassi del mercato monetario. Le riserve obbligatorie totali delle banche dell’area dell’euro sono pubblicate ogni giorno nella sezione dedicata all’analisi della liquidità sul nostro sito Internet.
Alla fine di ciascun periodo di mantenimento le BCN dei paesi dell’area dell’euro versano un interesse sulle riserve obbligatorie che le banche detengono presso di esse. Fino a ottobre 2022 il tasso di interesse corrisposto era pari al tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali. Successivamente è stato ridotto fino al livello del tasso sui depositi presso la banca centrale, per poi essere fissato allo 0% a luglio 2023. In base alle regole attuali, tutti i fondi detenuti nei conti correnti delle banche che eccedono i requisiti di riserva obbligatoria sono remunerati allo 0%, se il tasso sui depositi presso la banca centrale è superiore allo 0%, e al tasso sui depositi presso la banca centrale, se è inferiore allo 0%.
Nel caso in cui le banche non dovessero osservare i requisiti di riserva obbligatoria, il diritto dell’UE conferisce alla BCE il potere di imporre sanzioni in proporzione all’importo mancante. Una banca può non rispettare i requisiti per varie ragioni, spesso legate a errori operativi o tecnici piuttosto che alla carenza dei fondi detenuti complessivamente presso la BCN. Le banche possono anche detenere fondi in conti diversi dal conto corrente, ad esempio nel conto per le operazioni di deposito presso la banca centrale. Pertanto, la violazione del requisito di riserva obbligatoria non implica necessariamente che una banca non disponga di fondi sufficienti.