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Christine Lagarde
The President of the European Central Bank
  • IL BLOG DELLA BCE

Assicurare la stabilità dei prezzi

23/07/2022

di Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea

L’innalzamento dei tassi di interesse è un momento storico nel nostro percorso verso la riduzione dell’inflazione.

L’inflazione è troppo elevata. La guerra della Russia in Ucraina ha determinato un rialzo dei costi dell’energia e dei prodotti agricoli. All’aumento dei prezzi contribuisce inoltre la scarsità di materiali, attrezzature e manodopera causata dalla pandemia. Tutto questo si ripercuote sulle persone e sulle imprese nell’intera area dell’euro, soprattutto su chi ha un reddito più basso.

In ampia parte, questa inflazione è sospinta da fattori che le banche centrali non possono controllare. Tuttavia possiamo fare in modo che l’inflazione non diventi persistente. Ciò potrebbe accadere se gli incrementi dei prezzi si diffondessero in tutta l’economia, alimentando nelle persone l’aspettativa di maggiore inflazione in futuro. Si potrebbero innescare spirali salari-prezzi analoghe a quelle che storicamente hanno spinto l’inflazione fuori controllo.

Per questo motivo, giovedì io e i miei colleghi del Consiglio direttivo della Banca centrale europea abbiamo deciso di innalzare i tassi di interesse di 0,5 punti percentuali, ponendo fine a un periodo di tassi di interesse negativi durato otto anni. Siamo uniti nell’impegno ad assicurare che l’inflazione si riporti sul nostro obiettivo del 2% nel medio termine.

È stata la prima volta che abbiamo aumentato i tassi in 11 anni. Ma si è trattato soltanto del passo più recente verso il rientro delle misure speciali che avevamo adottato per combattere una serie di crisi. Abbiamo avviato questo percorso lo scorso dicembre, annunciando l’intenzione di porre fine al programma di acquisto di titoli connesso alla pandemia, che ha aiutato l’area dell’euro ad affrontare le ricadute economiche della crisi legata al COVID-19. Il mese scorso abbiamo interrotto un altro programma di acquisto di titoli risalente al 2015, quando l’area dell’euro era a rischio di deflazione, che può essere altrettanto dannosa dell’inflazione elevata.

L’inflazione tornerà al nostro obiettivo del 2%

Con queste azioni inviamo un chiaro messaggio alle imprese, ai lavoratori e agli investitori: l’inflazione tornerà al nostro obiettivo del 2% nel medio termine. E queste azioni stanno già producendo un effetto sui tassi di interesse in tutta l’area dell’euro, che contribuirà a indirizzare l’economia su un percorso che ci riporterà alla stabilità dei prezzi.

L’euro è stato e continuerà a essere una moneta stabile. Questo è il nostro impegno. È il nostro compito, e lo assolveremo.

Continueremo a innalzare i tassi finché sarà necessario per ridurre l’inflazione fino al nostro obiettivo nel medio termine. Al tempo stesso ci rendiamo conto che l’Europa attraversa una fase di grande incertezza, su cui pesano fortemente la guerra e i prezzi dell’energia. Guardando a come l’economia evolverà e risponderà alle numerose sfide esterne e interne, il Consiglio direttivo riesaminerà la situazione e deciderà il ritmo adeguato per i prossimi passi da intraprendere sulla base dei nuovi dati.

La politica monetaria si deve trasmettere in modo ordinato in tutta l’area dell’euro

Conduciamo la politica monetaria nell’ambito di un’unione monetaria di 19 paesi, che presto saranno 20. La nostra politica si trasmette quindi a famiglie e imprese attraverso 19 diversi mercati finanziari. Per affrontare l’inflazione elevata nell’intera area dell’euro, dobbiamo assicurare che la nostra politica si trasmetta in modo ordinato in tutti i paesi dell’area. A questo scopo abbiamo progettato un nuovo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, TPI). Salvaguardando l’unicità della nostra politica monetaria, esso contribuirà ad assicurare che i prezzi restino stabili nel medio periodo.

L’euro unisce 340 milioni di persone. È stato e continuerà a essere una moneta stabile. Questo è il nostro impegno. È il nostro compito, e lo assolveremo.

Il presente intervento sul Blog della BCE è stato pubblicato come editoriale in vari quotidiani e siti Internet europei.